Con questa raccolta di aforismi, rendiamo omaggio ad uno degli autori più apprezzati degli ultimi decenni, a livello internazionale. Lo scrittore Carlos Ruiz Zafón ci ha lasciato all’età di 55 anni, a causa del cancro, una perdita sentita dai lettori di tutto il mondo. A farlo entrare ufficialmente nel cuore dei lettori, è stato il romanzo “L’ombra del vento” (al quale sono seguiti altri tre libri per la stessa serie), in Italia pubblicato da Mondadori. Un libro che parla direttamente agli amanti dei libri, a chi vivrebbe solo della magia delle parole impresse sulla carta.
Di seguito trovate una raccolta con le frasi più belle di Carlos Ruiz Zafón, tratte dai suoi romanzi. Frasi che parlano di libri, di scrittura, ma anche di amore, odio, amicizia, vita e pentimento. Frasi intense, che ci hanno già fatto emozionare attraverso le storie del noto autore spagnolo. Uno degli scrittori più affermati della sua generazione. La sua scomparsa prematura non tocca la sola Spagna, dato che a stringersi nel ricordo sono i lettori dell’intero mondo. Abbiamo realizzato una raccolta delle sue frasi più belle, tratte da romanzi come “L’ombra del vento”, “Il gioco dell’angelo”, “Il prigioniero del cielo”, “Il labirinto degli spiriti”, “Il palazzo della mezzanotte”, “Marina” e “Il principe della nebbia”. Ecco 50 frasi tratte dai romanzi di Carlos Ruiz Zafón.
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Citazioni, Aforismi e Frasi di Carlos Ruiz Zafón
Ogni libro possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza.
“Sai qual è il bello dei cuori infranti?” Domandò la bibliotecaria. Scossi la testa. “Che possono rompersi davvero soltanto una volta. Il resto sono graffi.”
Quel libro mi ha insegnato che la lettura può farmi vivere con maggiore intensità,che può restituirmi la vita.
Un racconto è la lettera che un autore scrive a se stesso per mettere a nudo la propria anima.
Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare
Viviamo in un mondo di ombre e la fantasia è un bene raro.
L’uomo uccide sempre ciò che più ama.
Gli esseri umani sono disposti a credere a qualunque cosa tranne che alla verità.
Le coincidenze sono le cicatrici del destino.
Le parole che hanno avvelenato il cuore di un figlio, pronunciate per meschinità o per ignoranza, si sedimentano nella memoria e lasciano un marchio indelebile.
Parlare è da stupidi, tacere è da codardi, ascoltare è da saggi.
Il folle è consapevole di esserlo? O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia per salvaguardare la loro esistenza insensata?
Nulla succede per caso, non credi? Tutto, in fondo, è governato da un’intelligenza oscura. Il tutto fa parte di qualcosa che non riusciamo a intendere, ma che ci possiede.
Nel giro di tre o quattro generazioni la gente non sarà più nemmeno in grado di scoreggiare da sola e l’essere umano regredirà all’età della pietra, alla barbarie medievale, a uno stadio che la lumaca aveva già superato all’epoca del pleistocene.
La vita è come la tua prima partita di scacchi. Quando inizi a capire come funziona hai già perso.
Il vero odio è un sentimento che si impara col tempo.
Ci sono due o tre ragioni per cui vale la pena di vivere, tutto il resto è letame.
In questo schifo di mondo niente vale un centesimo se non abbiamo qualcuno con cui condividerlo.
Nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o no una persona, hai già la risposta.
A volte è più facile confidarsi con un estraneo. Chissà perché. Forse perché un estraneo ci vede come siamo realmente, e non come vogliamo far credere di essere.
Esercito, matrimonio, Chiesa e banca: i quattro cavalieri dell’apocalisse.
La vita è breve, soprattutto la parte migliore.
La principale differenza tra l’uomo e la donna è che l’uomo antepone sempre lo stomaco al cuore. La donna fa sempre il contrario.
La gente mette il becco dappertutto. L’uomo non discende dalla scimmia bensì dalla gallina.
Mi turbò la facilità con cui si smette di detestare un nemico quando depone le armi.
Passiamo una buona parte della nostra vita a sognare, soprattutto quando siamo svegli.
Il futuro non si desidera, si merita.
So che mi aspetterai e so che ti riconoscerò tra la gente, come ti riconoscerei anche se fossero passati mille anni. Lo so da molto tempo.
Il sistema più efficace per rendere inoffensivi i poveri è insegnare loro a imitare i ricchi.
Si ama davvero una sola volta nella vita, Julián, anche se non ce ne rendiamo conto.
Non fidarti mai di chi si fida di tutti.
Quasi tutto è possibile quando si ha un vero amico.
Passata la prima gioventù, ci si rende conto della fragilità della propria esistenza.
Si finisce per diventare ciò che si vede negli occhi di quelli che si desiderano.
Di solito si ha la fortuna, o la disgrazia, di assistere al lento sfacelo della propria vita senza quasi rendersene conto.
Mi domandai come fosse possibile sentire tanto distante una persona e nel contempo essere in grado di leggere ogni sua espressione.
Un buon bugiardo sa che la menzogna più efficace è sempre una verità a cui è stato sottratto un elemento fondamentale.
La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione.
Niente è giusto. Al massimo si può sperare che sia logico. La giustizia è una malattia rara in un mondo per il resto sano come un pesce.
L’ansia è la ruggine dell’anima.
Aveva, come altre persone, l’abitudine di sorridere esageratamente quando voleva trattenere il pianto.
Dimmi di cosa ti vanti e ti dirò di cosa sei privo.
Prima o poi, l’oceano del tempo ci restituisce i ricordi che vi seppelliamo.
In genere il destino si apposta dietro l’angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visita a domicilio. Bisogna andare a cercarlo.
Esistono carceri peggiori delle parole.
Sono poche le ragioni per dire la verità, mentre quelle per mentire sono infinite.
Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscirà a nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e soprattutto quanto più desidera: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più a lungo di lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell’istante, perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo.
La gente normale mette al mondo dei figli; noi romanzieri dei libri. Siamo condannati a metterci la vita, anche se quasi mai ce ne sono grati. Siamo condannati a morire nelle loro pagine e a volte perfino a lasciare che siano loro a toglierci la vita.
“Dipingere è scrivere con la luce.” sosteneva Salvat. “Innanzitutto devi imparare il suo alfabeto; poi la sua grammatica. Solo allora potrai avere stile e magia.”
La bellezza è un soffio rispetto al vento della realtà.
Non si capisce niente della vita finché non si comprende la morte.
Esistiamo fintanto che siamo ricordati.
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