I 10 Comandamenti della Carbonara (in romanesco)

10 comandamenti carbonara

L’Italia vanta delle eccellenze culinarie note in tutto il mondo. Ogni regione ha i suoi piatti caratteristici, di cui è oltretutto molto gelosa. Le imitazioni non sono mai viste di buon occhio, e questo riguarda anche la pasta alla carbonara. Un piatto che per i romani rappresenta un vero e proprio tratto distintivo, tanto che per “tutelarsi” da scomode rivisitazioni, hanno pensato bene di diffondere una popolarissima lista con i 10 comandamenti della carbonara.

Di seguito trovate l’elenco con i 10 comandamenti della carbonara, scritti rigorosamente in dialetto romano. Un decalogo indispensabile per cucinare e gustare al meglio questa ricetta. Soprattutto se si invita un romano a casa per cena! Ecco i 10 comandamenti della carbonara:

I 10 Comandamenti della Carbonara

1. Usa sempre er guanciale. Si volevamo er bacon annavamo in America.

2. Niente parmigiano, solo pecorino. Chi dice metà e metà c’ha quarcosa da nasconne.

3. Nun coce l’ovo. Mejo n’infezione che na frittata.

4. Niente ajo e niente cipolla, nun stai a fa er ragù.

5. Nè ojo, nè buro, nè strutto. Hai da fa’ spurgá er guanciale.

6. Niente peperoncino. In Calabria ce vai st’estate.

7. Non usare altre spezie al di fuori der pepe. Si nun te sta bene vai a cena dall’indiano.

8. Chi mette ‘a panna dovrebbe annà in galera.

9. Nun dì mai ‘carbonara’ e ‘vegana’ nella stessa frase.

10. Tonnarelli, spaghetti, bucatini, rigatoni. Va bene tutto, basta che non fai scoce ‘a pasta.