Con questa raccolta di poesie, scopriamo insieme quali sono le più Belle, Romantiche e Suggestive Poesie sui Sogni. Poesie cariche di speranza per il domani, poesie romantiche, sognanti e positive da leggere in cerca di una spinta motivazionale.
I sogni fanno parte della nostra quotidianitĆ , ci consentono di staccare dal presente per qualche momento, per perderci nelle nostre fantasie più segrete. I sogni ci insegnano a puntare in alto, a credere nellāimpossibile e a non perdere mai la speranza. Scorrendo la nostra raccolta potete trovare tante poesie sui sogni, da leggere in cerca di ispirazione, o da utilizzare a moā di didascalia per accompagnare bellissimi scatti da postare sui social. Ecco 25 Poesie sui Sogni:
Poesie sui Sogni
Non rifiutare i sogni in quanto sogni
(Pedro Salinas)
Non rifiutare i sogni in quanto sogni.
Tutti i sogni possono
esser realtĆ , se il sogno non finisce.
La realtĆ ĆØ un sogno. Se sogniamo
che la pietra ĆØ la pietra, quello ĆØ la pietra.
A correre nei fiumi non ĆØ unāacqua,
ma ĆØ un sognare, lāacqua, cristallino.
Maschera i propri sogni
la realtĆ e dice:
Ā«Io sono il sole, i cieli, lāamoreĀ».
Mai però se ne va, mai si allontana,
se fingiamo che sia più dāun sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
ĆØ quel modo che lāanima
ha per non farsi mai sfuggire
quel che le sfuggirebbe se smettessimo
di sognare che ĆØ vero quello che non esiste.
Solo muore
un amore se non è più sognato
fatto materia e che si cerca in terra.
I sogni di un bambino
(Antonio Machado)
Cāera un bambino che sognava,
un cavallo di cartone.
Apri gli occhi il bimbo
e più non vide il cavallino,
un cavallino bianco.
Il bimbo tornò a sognare;
per il crine lāafferravaā¦
Ora non mi sfuggirai!
Appena lāebbe afferrato,
il bimbo si svegliò.
A veva chiuso il pugno.
Il cavallino volò!
Serio serio restò il bimbo
pensando che non ĆØ vero
un cavallino sognato.
Un sogno onesto
(Guillaume Apollinaire)
Questo io sogno avere in casa mia:
una donna con un cervello,
un gatto che mi scivoli tra i libri,
amici sempre, in tutte le stagioni,
chƩ senza amici io non posso vivere.
Sonetto 43
(William Shakespeare)
Quanto più chiudo gli occhi, allora meglio vedono,
perchƩ per tutto il giorno guardano cose indegne di nota;
ma quando dormo, essi nei sogni vedono te,
e, oscuramente luminosi, sono luminosamente diretti nellāoscuro.
Allora tu, la cui ombra le ombre illumina,
quale spettacolo felice formerebbe la forma della tua ombra
al chiaro giorno con la tua assai più chiara luce,
quando ad occhi senza vista la tua ombra cosƬ splende!
Quanto, dico, benedetti sarebbero i miei occhi,
guardando a te nel giorno vivente,
quando nella morta notte la tua bella ombra imperfetta,
attraverso il greve sonno, su ciechi occhi posa!
Tutti i giorni sono notti a vedersi, finchƩ non vedo te,
e le notti giorni luminosi, quando i sogni si mostrano a me.
CosƬ vanno le stelle
(Hermann Hesse)
CosƬ per la lor via vanno le stelle,
incomprese, immutabili!
Tu, mentre noi ci dibattiamo in vincoli,
di luce in luce ascendi.
Tu, la cui vita ĆØ tutta di splendore!
E se dalle mie tenebre
devo tendere a te braccia nostalgiche
sorridi e non māintendi.
La Tabaccheria
(Fernando Pessoa)
Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso voler essere niente.
A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo.
Finestre della mia stanza,
della stanza di uno dei milioni al mondo che nessuno sa chi ĆØ
(e se sapessero chi ĆØ, cosa saprebbero?),
vi affacciate sul mistero di una via costantemente attraversata da gente,
su una via inaccessibile a tutti i pensieri,
reale, impossibilmente reale, certa, sconosciutamente certa,
con il mistero delle cose sotto le pietre e gli esseri,
con la morte che porta umiditĆ nelle pareti e capelli bianchi negli uomini,
con il Destino che guida la carretta di tutto sulla via del nulla.
Oggi sono sconfitto, come se conoscessi la veritĆ .
Oggi sono lucido, come se stessi per morire,
e non avessi altra fratellanza con le cose
che un commiato, e questa casa e questo lato della via diventassero
la fila di vagoni di un treno, e una partenza fischiata
da dentro la mia testa,
e una scossa dei miei nervi e uno scricchiolio di ossa nellāavvio.
Oggi sono perplesso come chi ha pensato, trovato e dimenticato.
Oggi sono diviso tra la lealtĆ che devo
alla Tabaccheria dallāaltra parte della strada, come cosa reale dal di fuori,
e alla sensazione che tutto ĆØ sogno, come cosa reale dal di dentro.
La tartaruga
(Trilussa)
Mentre una notte se nāannava a spasso,
la vecchia tartaruga fece er passo più lungo
de la gamba e cascò giù
cò la casa vortata sottoinsù.
Un rospo je strillò: āScema che sei!
Queste sò scappatelle che costeno la pelleā¦ā
ālo sòā rispose lei āma prima de morƬ,
vedo le stelleā.
Il sogno
(John Donne)
Per nessun altro, amore, avrei spezzato
questo beato sogno.
Buon tema per la ragione,
troppo forte per la fantasia.
Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia
tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu cosƬ vera che pensarti basta
per fare veri i sogni e storia le favole.
Entra tra queste braccia. Se ti sembrò
più giusto per me non sognare tutto il sogno,
ora viviamo il resto.
La notte ĆØ silenziosa
(Kahlil Gibran)
La notte ĆØ silenziosa
e nellāabito del suo silenzio
si nascondono i sogni.
La luna ĆØ spuntata
e per la luna occhi
che controllano i giorni.
O figlia dei campi,
vieni per visitare
la vigna degli innamorati.
Può darsi che spegneremo
con quel nettare
la scottatura degli amori.
Ascolta lāusignolo
dei prati fioriti,
che diffonde la sua musica
in uno spazio immenso, nel quale
le colline hanno soffiato
gli odori dei loro fiori!
O mia giovane, non temere
poichƩ le alte stelle
serbano i misteri,
e la nebbia della notte
in quella vigna ferace vela i suoi segreti.
Non temere la strega, essa dorme ubriaca
nella sua taverna magica
e il Re dei Ginn,
se passerĆ andrĆ via
poichĆ© lāamore lo incanta.
Egli ĆØ innamorato come me,
come potrĆ svelare
i segreti del suo cuore?
I delfini
(Silvina Ocampo)
I delfini non giocano tra le onde
come la gente pensa.
I delfini si addormentano andando a fondo.
Cosa cercano? Non lo so.
Quando toccano il fondo
si svegliano allāimprovviso
e risalgono perché il mare è molto profondo
e quando salgono cosa cercano? Non lo so.
E vedono il cielo e gli ritorna il sonno
e di nuovo scendono addormentati,
e ancora toccano il fondo del mare
e si svegliano e riprendono a salire.
CosƬ sono i nostri sogni.
Le stelle intorno alla luna bella
(Saffo)
Le stelle intorno alla luna bella
nascondono di nuovo lāaspetto luminoso,
quando essa, piena, di più risplende
sulla terraā¦
Un sogno dentro un sogno
(Edgar Allan Poe)
Questo mio bacio accogli sulla fronte!
E, da te ora separandomi,
lascia che io ti dica
che non sbagli se pensi
che furono un sogno i miei giorni;
e, tuttavia, se la speranza volò via
in una notte o in un giorno,
in una visione o in nientāaltro,
ĆØ forse per questo meno svanita?
Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo
non ĆØ che un sogno dentro un sogno.
Sto nel fragore
di un lido tormentato dalla risacca,
stringo in una mano
granelli di sabbia dorata.
Soltanto pochi! E pur come scivolano via,
per le mie dita, e ricadono sul mare!
E io piango ā io piango!
O Dio! Non potrò trattenerli con una stretta più salda?
O Dio! Mai potrò salvarne
almeno uno, dallāonda spietata?
Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non ĆØ che un sogno dentro un sogno?
Vi auguro sogni a non finire
(Jacques Brel)
Vi auguro sogni a non finire e la voglia furiosa di realizzarne alcuni.
Vi auguro di amare ciò che si deve amare e di dimenticare ciò che si deve dimenticare.
Vi auguro passioni, vi auguro silenzi.
vi auguro il canto degli uccelli al risveglio e le risate dei bambini.
Vi auguro di rispettare le differenze degli altri, perché il merito e il valore di ognuno spesso è nascosto.
Vi auguro di resistere alla stagnazione, allāindifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.
Vi auguro, infine, di non rinunciare mai alla ricerca, allāavventura, alla vita, allāamore, perchĆ© la vita ĆØ una magnifica avventura e nessuno dovrebbe rinunciarvi, senza combattere una dura battaglia.
Vi auguro soprattutto di essere voi stessi, fieri di esserlo e felici, perché la felicità è il nostro vero destino.
Ho vissuto alla velocitĆ dei sogni
(Nazim Hikmet)
Ho vissuto alla velocitĆ dei sogni
Tra sfavillanti scintille
Ho piantato un albero di susine
Ne hanno assaggiato i frutti
Meno male che ho amato la tristezza
Soprattutto la tristezza che cāĆØ nellāocchio delle pietre
Del mare dellāessere umano
E ho amato la gioia improvvisa
Meno male che ho amato la pioggia
Meno male che sono stato in carcere
Ho amato lāirraggiungibile
In tutte le mie nostalgie
Meno male che ho amato il ritorno.
Turbato da un sogno
(David Herbert Lawrence)
E la luna quella
alla finestra, tanto grande e rossa?
Nella stanza nessuno?
Nessuno vicino al letto?
Ascolta; palpitano
i suoi passi giù per le scale
ā¦o ai vetri ĆØ un battito dāali?
Lei un momento fa
sulla bocca mi baciava calda:
calda come la luna nel sud
quando splende rossa,
la luna che da abissi lontani
segnò quei due baci.
E la luna ora va
rannuvolandosi, ha frainteso!
Così giù nel mio sangue lenti
affondano i miei baci, presto
restando sommersi.
Non ci siamo capiti.
Tenetevi stretti i sogni
(Langston Hughes)
Tenetevi stretti ai sogni
perchƩ se i sogni muoiono
la vita ĆØ un uccello con le ali spezzate
che non può volare.
Tenetevi stretti ai sogni
perchƩ quando i sogni se ne vanno
la vita ĆØ un campo arido
gelato dalla neve.
Chi sogna di più?
(Fernando Pessoa)
Chi sogna di più, mi dirai
colui che vede il mondo convenuto
o chi si perse in sogni?
Che cosa è vero? Cosa sarà di più
la bugia che cāĆØ nella realtĆ
o la bugia che si trova nei sogni?
Chi ĆØ più distante dalla veritĆ
chi vede la veritĆ in ombra
o chi vede il sogno illuminato?
La persona che ĆØ un buon commensale, o questa?
Quella che si sente un estraneo nella festa?
Guarda le stelle
(Evgenij AbramoviÄ Baratynskij)
Guarda le stelle: molte ardono
Nel silenzio della notte
E splendono attorno alla luna
Nellāazzurro del cielo.
Guarda le stelle: tra esse ce nāĆØ una
A me più cara di ogni altra.
Per quale ragione? Si alza per prima
O brilla più vivida?
No! Il suo lume conforta cuori amici
Costretti a separarsi,
e i loro occhi si incontrano in lei,
lassù in alto nellāazzurritĆ .
Appena la vedi apparire nel cielo,
ti guarda pensosa anchāessa,
e il suo sguardo risponde al tuo
e teneramente riarde.
Nel turchino della notte non stacchiamo
I nostri occhi da lei:
la seguiamo dalla terra al cielo
e dal cielo alla terra.
E tu, hai giĆ scelto la tua stella?
Nel silenzio della notte
Molte splendono e ardono
Nellāazzurro del cielo.
Non affidare il tuo cuore alla prima
Che vedi a te davanti,
non dir tua, futile in amore,
la più fulgida di tutte,
ma chiama invece tua solo la stella
che guarda pensierosa,
e il cui sguardo risponde al tuo
e teneramente riarde.
Un Sogno
(Edgar Allan Poe)
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie ā
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
māha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non ĆØ sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui ĆØ dāintorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato ā quel sogno beato,
mentre il mondo intero māera avverso,
māha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso.
E benchƩ quella luce in tempestose notti
cosƬ tremolasse di lontano ā
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?
Sogno
(Rainer Maria Rilke)
lo penso: e vedo (o sogno)
un piccolo villaggio, una gran pace:
dentro, un cantar di galli.
E il piccolo villaggio si smarrisce
in un fiaccar di neve.
Entro il villaggio in abito da festa
una casetta bianca.
Furtiva accenna una testina bionda
tra le cortine mosse.
Schiudo la porta; e i cardini, stridendo,
chIedono fiochi aiuto.
Poi, nella stanza, un timido e sommesso
profumo di lavanda.
Carpe Diem
(Walt Whitman)
Goditi la giornata,
non lasciarla finire senza crescere un poā.
Senza essere stato felice, senza aver nutrito i tuoi sogni.
Non essere sopraffatto dallo scoraggiamento.
Non permettere a nessuno di negarti il diritto di esprimerti, il che ĆØ quasi un dovere.
Non abbandonare il tuo entusiasmo per rendere la tua vita straordinaria.
Non mancare di credere che le parole e la poesia possano cambiare il mondo.
Perché qualunque cosa accada, la nostra essenza rimarrà intatta.
Siamo esseri umani pieni di passioni.
La vita ĆØ deserto e oasi.
Ci abbatte, ci fa male, ci insegna, ci rende protagonisti della nostra storia.
Anche se il vento soffia contro, il potente lavoro continuo. ĆØ possibile cambiare una stanza.
Non smettere mai di sognare, perchĆ© solo nei sogni lāuomo può essere libero.
Non cadere per il peggiore degli errori: il silenzio.
La maggior parte delle persone vive in un silenzio terribile. Non rassegnarti e non fuggire.
Valorizza la bellezza delle cose semplici, se riesci a fare belle poesie, su piccole cose.
Non attirare le tue convinzioni.
Tutti abbiamo bisogno di essere accettati, ma non possiamo remare contro noi stessi.
Trasforma la tua vita in un inferno.
Goditi il panico che ti fa avere una vita.
Prova a viverlo intensamente senza mediocritĆ .
Pensa a te stesso come futuro e affronta il compito con orgoglio e senza paura.
Impara dalle esperienze di coloro che hanno vissuto prima di te e possono insegnarti.
Non permettere che la vita passi senza aver vissuto!
Da āAli sullāoceanoā
(Peter OāConnor)
Non perdere mai la speranza nellāinseguire i tuoi sogni,
perchĆ© cāĆØ unāunica creatura che può fermarti,
e quella creatura sei tu.
Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi sogni.
Non smettere mai di cercare,
tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa.
DƬ, ti ricordi dei sogni?
(Pedro Salinas)
Diā, ti ricordi dei sogni?
quandāerano proprio lƬ,
davanti?
Che distanza, in apparenza,
dagli occhi!
Sembravano alte nuvole,
fantasmi senza un appiglio,
orizzonti irraggiungibili.
Ora guardali, con me,
eccoli dietro di noi.
Se erano nuvole,
siamo su nuvole più alte.
E se orizzonti, lontani,
ora per vederli,
bisogna voltar
la testa perchƩ li abbiamo passati.
Se erano fantasmi,
senti
sulle palme delle mani,
sulle labbra,
quellāorma ancora calda
dellāabbraccio
in cui smisero di esserlo.
Ci troviamo allāaltro lato
di quei sogni che sogniamo,
da quel lato che si chiama
la vita che si ĆØ compiuta.
E ora,
da tanto aver realizzato
il nostro sognare,
il nostro sogno ĆØ in due corpi.
E non bisogna guardarli,
senza che uno veda lāaltro,
da lontano, dalle nuvole,
per ritrovarne altri nuovi
che ci spingano alla vita.
Guardandoci faccia a faccia,
vedendoci nel giĆ fatto
sboccia
da quelle gioie compiute
ieri, la gioia futura
che ci chiama. E unāaltra volta
la vita si sente un sogno
tremante, ed appena nato.
Le stelle
(Edith Irene Sƶdergran)
Quando viene la notte,
io sto sulla scala e ascolto,
le stelle sciamano in giardino
ed io sto nel buio.
Senti, una stella ĆØ caduta risuonando!
Non andare a piedi nudi sullāerba,
il mio giardino ĆØ pieno di schegge.
Sogno
(Giovanni Pascoli)
Per un attimo fui nel mio villaggio,
nella mia casa. Nulla era mutato.
Stanco tornavo come da un viaggio;
stanco, al mio padre, ai morti, ero tornato.
Sentivo una gran gioia e una gran pena,
una dolcezza ed unāangoscia muta.
āMamma?ā. āĆ lĆ che ti scalda un poā di cenaā.
Povera mamma! e lei, non lāho veduta.
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